Daphne du Maurier e la paura che sussurra
Condividi

“La noia è un piacevole antidoto alla paura.”
— Daphne du Maurier, Jamaica Inn (1936)
Il 13 maggio 1907 nasceva Daphne du Maurier,
una delle scrittrici più affascinanti del Novecento,
maestra nel trasformare il quotidiano in minaccia,
la bellezza in inquietudine, il silenzio in presagio.
🕯️ Quando la paura non urla: s’insinua
Nei romanzi di du Maurier, il mistero non esplode mai.
Si infila tra le frasi, come un sussurro.
In Jamaica Inn, la brughiera non è solo paesaggio: è presagio, vertigine, eco di qualcosa che non si dice.
In Rebecca, l’ossessione non ha volto, ma abita ogni stanza.
Ne Gli uccelli, la minaccia arriva senza spiegazione: l’invisibile prende il volo.
🎬 Dal romanzo allo schermo
Anche Alfred Hitchcock se ne innamorò.
Trasse dai suoi testi capolavori del cinema: Rebecca, Gli uccelli, La taverna della Giamaica.
Ma la scrittura di du Maurier resta insuperabile. Elegante, cupa, ambigua.
Capace di inquietare senza mai alzare la voce.
📖 Perché leggere Jamaica Inn oggi?
Perché ci insegna che la paura più autentica è quella che non si riesce a spiegare.
Perché la letteratura può essere anche ombra, echi, domande sospese.
E perché i veri mostri spesso non hanno nome, solo presenza.
📚 Ti consigliamo:
📍 Jamaica Inn – Daphne du Maurier, BEAT 👉 https://amzn.to/4k8XF2b
💬 Qual è il libro che più ti ha inquietato senza spaventarti davvero? Raccontacelo nei commenti.