Giorgio De Rienzo e la lettura come storia d’amore
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“La lettura di un libro si può legittimamente assimilare a una storia d’amore.”
— Giorgio De Rienzo
Il 19 maggio 1942 nasceva Giorgio De Rienzo,
critico letterario raffinato, voce autorevole del Corriere della Sera, ma soprattutto lettore appassionato: di quelli che credono che capire un libro non basti, bisogna anche amarlo, come si ama una persona.
Per De Rienzo, leggere è una forma di innamoramento.
Non un gesto automatico, ma un incontro,
fatto di tempo, ascolto, pazienza.
💞 Un amore fatto di parole
Leggere, scriveva, è seguire la voce di un autore come si seguirebbe un sentimento.
Un buon libro non ci urla addosso: ci accompagna.
Non ci possiede: ci trasforma.
In un mondo che spesso consuma anche i libri in fretta, De Rienzo ci ha insegnato l’amore lento, quello che nasce pagina dopo pagina e ci resta dentro anche quando abbiamo chiuso la copertina.
📖 Critico sì, ma con il cuore
Oltre che professore universitario e scrittore, De Rienzo fu per anni il “lettore per eccellenza” del Corriere della Sera, dove firmava la celebre rubrica della domenica: “La pagella”.
Ma non era un giudice severo: era un lettore che cercava la verità nella lingua,
che amava condividere la bellezza dei testi senza ostentarla.
Credeva che un classico si riconosce perché resiste all’usura, ma anche perché riesce ancora a emozionarci.
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