Il cuore come bussola
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«Cuore, bisogna avere, null'altro.»
— Grazia Deledda
Un cuore forte, capace di ascoltare, di comprendere, di resistere. Nella vita e nella scrittura di Grazia Deledda, il cuore non è solo un organo simbolico, ma il motore di ogni scelta, di ogni pagina, di ogni destino. In questa massima c’è la sua intera poetica: affrontare il mondo con coraggio, passione e fedeltà a se stessi.
🏝 Una voce sarda nel mondo
Nata a Nuoro nel 1871, Deledda ha trasformato la Sardegna in un universo letterario. Nei suoi romanzi, i monti del Gennargentu, i paesi silenziosi e il vento di maestrale diventano protagonisti, al pari degli uomini e delle donne che li abitano. Le sue storie intrecciano antiche tradizioni e conflitti interiori, portando nella letteratura europea il respiro di una terra aspra e bellissima.
🏆 Un Nobel tra orgoglio e silenzio
Nel 1926, Grazia Deledda diventa la prima — e ancora unica — donna italiana a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura. L’Accademia di Svezia premiò «la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un ideale elevato». Eppure, lontano dai riflettori, Deledda restò la donna discreta che scriveva ogni giorno, come un atto di necessità, con il cuore come unica guida.
🌸 Ferragosto, tra sole e parole
Il 15 agosto è anche Ferragosto, giorno di riposo, mare e tavolate. Deledda avrebbe forse visto in questa festa il ritratto di una comunità viva, legata alla propria terra e ai suoi riti. Così, oggi, le sue parole si intrecciano al sole d’agosto, ricordandoci che il cuore è l’unico strumento per orientarsi nella vita.
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💬 E tu? In quali momenti della vita hai sentito che solo il cuore poteva indicarti la strada?