Il cuore come costellazione

«Ti cammino sul cuore,
ed è un trovarsi d'astri
in arcipelaghi insonni.»

— Salvatore Quasimodo, Tutte le poesie

Nell’immaginario di Quasimodo, l’amore non si esaurisce nel sentimento privato ma diventa universo: ogni gesto, ogni incontro, si traduce in stelle che illuminano il buio.


✒️ Una voce ermetica

Nato il 20 agosto 1901 a Modica, Quasimodo fu una delle voci più profonde dell’ermetismo italiano. La sua poesia, intensa e concisa, riduce le parole all’essenziale, ma proprio in quella densità fa esplodere le immagini. Amore, dolore e speranza diventano materia di versi brevi e luminosi, capaci di aprire orizzonti infiniti.


🌍 Dal privato all’universale

Con il tempo, Quasimodo ampliò la sua poesia fino a includere l’impegno civile. Dopo la Seconda guerra mondiale, la sua voce si fece più corale, dando spazio al dolore collettivo e alla ricerca di giustizia. Questo doppio respiro, lirico e civile, lo rese uno degli interpreti più autentici del Novecento italiano.


🏆 Il riconoscimento del Nobel

Nel 1959 Quasimodo ricevette il Premio Nobel per la Letteratura, consacrato come testimone della poesia che sa trasformare l’intimo in universale. Nei suoi versi, il cuore diventa spazio cosmico, gli amori diventano arcipelaghi di stelle, e la parola si fa luce che cerca di dissipare le ombre della storia.


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💬 E tu? Ti capita mai di sentire che i sentimenti possano dilatarsi fino a diventare universo?

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