Il Gattopardo e l’eterno ritorno dell’immobilità
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“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi.”
— Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo
Una frase che attraversa il tempo come un lampo, svelando l'inganno di ogni rivoluzione che non cambia nulla davvero.
🏛 La Sicilia e l’illusione del mutamento
L’Italia stava cambiando, o così sembrava. Ma Tomasi di Lampedusa, con occhio disilluso e affetto profondo per la sua terra, raccontò nel Gattopardo l’anima immobile di una società che si veste di modernità per conservare il potere. La sua Sicilia è un teatro sontuoso, dove ogni gesto cela la paura del nuovo.
📖 Un classico nato dopo la morte
Pubblicato nel 1958, un anno dopo la morte dell’autore, Il Gattopardo fu accolto con clamore e contestazione. Ma la sua eleganza malinconica, il ritmo lento e ipnotico, la profondità storica e psicologica lo hanno reso un classico. Non solo della letteratura italiana, ma dell’identità di un’intera nazione.
🔁 Attualità di una frase eterna
Oggi, quella frase “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” risuona in politica, nei media, nella cultura. È diventata proverbiale perché smaschera: ogni cambiamento di facciata, ogni rivoluzione incompiuta, ogni compromesso che conserva lo status quo. È un monito, un’amara verità che attraversa i secoli.