J. M. Barrie: volare senza crescere

“Soltanto chi è spensierato, innocente e senza cuore è capace di volare.”
Peter Pan, J. M. Barrie

Il 19 giugno ricordiamo la morte di J. M. Barrie, autore di Peter Pan, che ci ha insegnato a guardare il cielo con occhi di bambino e a non perdere mai la voglia di volare.

 

 


🧒 1. Un ragazzo che non voleva crescere

Nel 1904, sul palcoscenico londinese, nasceva Peter Pan: un bambino che vola, combatte i pirati e vive sull’Isola-che-non-c’è. Ma dietro la fantasia, James Matthew Barrie raccontava la nostalgia per l’infanzia perduta e il dolore per la morte precoce del fratello.
Il personaggio prese forma nei giochi dell’autore con i fratelli Llewelyn Davies, rimasti orfani, che Barrie amò come figli.


📚 2. J. M. Barrie e il dono che continua a volare

Nel 1929 Barrie fece un gesto straordinario: cedette i diritti di Peter Pan al Great Ormond Street Hospital di Londra. Ancora oggi, ogni rappresentazione teatrale sostiene la cura dei bambini malati.
La fantasia che cura, la letteratura che salva: Peter Pan non è solo evasione, è anche impegno, affetto, memoria.


🌟 3. Volare oggi, tra sogno e realtà

Oggi Peter Pan ci ricorda il valore dell’immaginazione, dell’innocenza, della leggerezza. Non è un invito all’eterna adolescenza, ma alla capacità di credere ancora nei sogni e nella meraviglia.
E in un mondo sempre più serio, volare può essere un atto di resistenza poetica.


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