José Saramago: la luce che resta negli occhi chiusi

"Per sempre no, per sempre è sempre troppo tempo."
— José Saramago, Cecità (Feltrinelli)

Un amore che non sa attendere, una catastrofe che toglie la vista ma illumina la coscienza. Le parole di José Saramago ci accompagnano in questo 18 giugno, giorno in cui, nel 2010, ci lasciava uno degli scrittori più radicali del Novecento.

 


🌪️ Una cecità che svela la verità

In Cecità, Saramago immagina una misteriosa epidemia che priva le persone della vista, facendo piombare la società nel caos. Ma la vera oscurità non è quella negli occhi: è quella dell’anima. In un mondo che perde ogni ordine e decoro, emerge una verità crudele e rivelatrice: la nostra umanità è fragile, spesso sostenuta solo dalle convenzioni.


🧠 Un autore che ha insegnato a vedere

Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, Saramago ha scritto romanzi capaci di scardinare la percezione ordinaria della realtà. La sua scrittura, fatta di frasi lunghe, punteggiatura essenziale e dialoghi immersi nel pensiero, richiede attenzione e restituisce profondità. Cecità è tra le sue opere più lette, e tra le più potenti. Non ci dice solo cosa accade quando si perde la vista, ma cosa accade quando si smette di guardare davvero.


🌍 Oggi: vedere è responsabilità

Nel mondo di oggi, in cui molte forme di disumanità si consumano nel silenzio o nella distrazione, Cecità ci invita a restare vigili. La frase "Per sempre è sempre troppo tempo" ci ricorda che la salvezza è nel presente: non possiamo rimandare l'amore, la compassione, la giustizia. Vedere è scegliere. Vedere è agire.


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