L’amore e la memoria: Doris Lessing e la forza dell’umano
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«Quanto è facile, a chi ne è privo, dimenticare l'amore, la gioia, il gusto di vivere.»
— Doris Lessing
Doris Lessing, nata il 22 ottobre 1919, ha raccontato l’essere umano con lucidità e compassione. La sua scrittura attraversa il secolo e le sue contraddizioni, parlando di donne, di libertà, di ricordi che bruciano. Nei suoi libri la vita non è mai lineare: è un intreccio di scelte, silenzi e desideri.
🌿 Le donne e la verità
Lessing ha saputo raccontare le donne come nessuno prima di lei. Nei suoi romanzi non ci sono eroine perfette, ma persone vere, che vivono la maternità, l’amore, l’indipendenza con tutta la loro ambiguità. Il taccuino d’oro è il suo capolavoro: un mosaico di voci, passioni, disillusioni.
Attraverso le sue protagoniste, Lessing esplora le fratture interiori della modernità, mostrando che la libertà non è un traguardo, ma un esercizio continuo di verità e coraggio.
🐈 Gli affetti, i ricordi, i gatti
Tra le pieghe dei suoi racconti, emergono i dettagli più teneri: la compagnia dei gatti, i silenzi della casa, il peso della memoria. Lessing ci insegna che l’amore, anche quando finisce, resta come traccia di vita. La gioia e il dolore si mescolano in un equilibrio fragile, ma necessario, che rende l’esistenza degna d’essere raccontata.
🌌 La letteratura come resistenza
Lessing non scriveva per consolare, ma per comprendere. Ogni parola era un atto di conoscenza, un modo per resistere all’oblio. Nei suoi libri troviamo la consapevolezza che amare, ricordare, sopportare sono gesti rivoluzionari. È così che la sua voce continua a parlarci: come un canto silenzioso, ma indistruttibile.
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