Marco Malvaldi: genitori, tra ironia e affetto

“I genitori, chiunque ne abbia un paio lo sa, sono dei talenti naturali quando si tratta di irritare i figli.”
— Marco Malvaldi, Bolle di sapone

Il 1° giugno si celebra la Giornata Mondiale dei Genitori, un’occasione per riflettere su quel mestiere antico e sempre nuovo che è il fare da madre o da padre. Non esistono manuali perfetti, e proprio per questo ogni relazione genitoriale è unica, irripetibile, piena di scoperte e di buffe contraddizioni.

📖 Marco Malvaldi, con il suo consueto tocco ironico e intelligente, ci regala in Bolle di sapone un’osservazione che suona familiare a molti: i genitori sanno essere meravigliosi e tremendamente irritanti.


L’arte dell’equilibrio

Essere genitori non significa solo dare regole o garantire sicurezza: significa anche imparare a stare nei silenzi, ad ascoltare senza invadere, a lasciare andare quando serve. Significa saper far ridere, e accettare anche di essere il bersaglio delle battute dei figli.

La letteratura ci ha regalato infiniti ritratti di madri e padri, severi, premurosi, impacciati, eroici, ma Malvaldi ci mostra il genitore più reale: quello che sbaglia, ride, si arrabbia e ama senza condizioni.


Una festa per tutti

Oggi è la festa di chi accompagna un figlio nel mondo. Ma è anche la festa di chi sceglie di essere figura genitoriale nella vita di qualcun altro, fuori dai legami biologici: insegnanti, zii, nonni, amici. Essere genitori è soprattutto una forma di responsabilità affettiva.

E se ci scappa un sorriso, ben venga. Perché anche l’irritazione, quando è intrisa d’amore, può diventare un gesto tenero.


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🎯 E tu? C’è un personaggio letterario che ti ha ricordato i tuoi genitori? Raccontacelo nei commenti.

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