Maria Montessori: custodire l’infanzia, difendere il futuro

"Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità."
— Maria Montessori, La scoperta del bambino (1950)

L'infanzia è un bene fragile e potente. È il tempo in cui si imparano le regole del mondo, ma anche la libertà di sognarlo diverso. Il 12 giugno, Giornata mondiale contro il lavoro minorile, ci chiede di guardare in faccia una realtà dura: milioni di bambini costretti a lavorare, a crescere troppo in fretta, a rinunciare a ciò che li rende bambini.

1️⃣ Un diritto violato

Nel mondo, secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, oltre 160 milioni di minori sono coinvolti in forme di lavoro minorile. Campi agricoli, miniere, fabbriche, ma anche case private dove si nasconde lo sfruttamento. Lontani dai banchi di scuola, dai parchi, dai libri, questi bambini portano pesi più grandi di loro.

2️⃣ Montessori e la dignità dell’infanzia

Maria Montessori, pioniera della pedagogia moderna, ci ha insegnato che ogni bambino è un universo da scoprire. Non un recipiente da riempire, ma una fiamma da accendere. Per lei, il rispetto per l'infanzia era un atto rivoluzionario, un dovere sociale. Nei suoi scritti, Montessori denuncia ogni forma di costrizione e propone un’educazione fondata sulla libertà, l’osservazione e la fiducia.

3️⃣ Oggi: educare è resistere

Difendere i bambini oggi significa lottare contro l’indifferenza, promuovere leggi giuste, sostenere la scuola pubblica, valorizzare l’educazione come strumento di giustizia sociale. Ogni libro letto, ogni gioco condiviso, ogni porta aperta è una vittoria contro chi vorrebbe rubare l’infanzia in nome del profitto. Educare non è solo insegnare: è resistere.


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