Mario Vargas Llosa, amore, ironia e scrittura in America Latina

“Io le spiegai che l’amore non esisteva, che era un’invenzione di un italiano chiamato Petrarca.”
Così parla lo scribacchino protagonista di uno dei romanzi più brillanti e autobiografici di Mario Vargas Llosa: La zia Julia e lo scribacchino.
Ma mentre lo dice, si innamora. Di chi? Della zia Julia, ovviamente.

Il 28 marzo celebriamo la nascita di Mario Vargas Llosa, scrittore peruviano, Premio Nobel per la Letteratura 2010 e voce fondamentale della narrativa ispanoamericana. Con i suoi romanzi ha raccontato l’anima tumultuosa dell’America Latina, tra potere, eros, politica e passione.

E con La zia Julia e lo scribacchino, ha mostrato anche il suo lato più giocoso e ironico.


🇵🇪 Una vita tra letteratura e rivoluzione

Nato a Arequipa, in Perù, nel 1936, Mario Vargas Llosa è stato testimone e interprete di un continente attraversato da tensioni profonde.
Nei suoi romanzi più celebri, La città e i cani, La festa del caprone, Conversazione nella cattedrale, si intrecciano realtà politica e invenzione narrativa, denuncia sociale e introspezione psicologica.

Ma La zia Julia e lo scribacchino è un romanzo diverso: più personale, più comico, più tenero. Una storia d’amore (autobiografica) che diventa anche una dichiarazione d’amore per la scrittura.


💌 La zia Julia e lo scribacchino: amore, romanzo e radiodrammi

Il protagonista è un giovane aspirante scrittore, che lavora in una radio e sogna di pubblicare. Vive a Lima, negli anni ’50. Quando conosce Julia, zia acquisita, più grande di lui e divorziata, nasce una relazione scandalosa e irresistibile.

In parallelo, un eccentrico scrittore di radiodrammi, Pedro Camacho, sforna puntate sempre più assurde e deliranti.
La narrazione alterna la storia d’amore tra Mario e Julia con gli episodi esagerati e irresistibili dei drammi radiofonici, in un crescendo comico e surreale.

È un romanzo metanarrativo, ma anche romantico, divertente e profondamente umano.


🖋️ L’ironia come atto di libertà

In un autore noto per il suo impegno, La zia Julia e lo scribacchino mostra che l’ironia può essere una forma di resistenza, di tenerezza, di verità.
Che anche l’amore, inventato o meno da Petrarca, può essere raccontato con intelligenza e leggerezza.


📖 Perché leggere Vargas Llosa oggi?

Perché ci aiuta a capire il mondo in cui viviamo.
Perché la sua scrittura è viva, intensa, brillante.
E perché ci ricorda che tra il potere e l’immaginazione, è sempre quest’ultima a salvarci.

📚 Ti consigliamo:
👉 La zia Julia e lo scribacchino – Mario Vargas Llosa, Einaudi

💬 Hai mai letto qualcosa di Vargas Llosa? O ti sei mai innamorato di qualcuno… poco “convenzionale”? Scrivilo nei commenti!

Torna alla Gazzetta del Gabbiano

Lascia un commento