Mary Shelley: il mare delle passioni

«Che mare è il flusso della passione, le cui fonti sono nella nostra stessa natura!»
— Mary Shelley

Il 30 agosto 1797 nasceva a Londra Mary Wollstonecraft Shelley, figlia della filosofa Mary Wollstonecraft e del radicale William Godwin. Ma a soli diciannove anni, con la scrittura di Frankenstein, Mary avrebbe superato i confini della sua epoca, creando un mito che ancora oggi plasma la letteratura, il cinema e l’immaginario collettivo.


🌊 Una giovane donna controcorrente

Mary Shelley crebbe in un ambiente intellettuale, ma anche difficile: perse la madre pochi giorni dopo la nascita e conobbe presto la solitudine. Fuggì giovanissima con il poeta Percy Bysshe Shelley, vivendo scandali, dolori e viaggi tumultuosi. La sua vita fu segnata da lutti personali e dalla continua ricerca di un senso nelle passioni umane. Frankenstein, scritto durante una celebre notte sul lago di Ginevra, non è solo un romanzo gotico: è la voce di una donna che cercava di dare forma ai fantasmi della sua epoca e della propria esistenza.


Frankenstein e il mito moderno

Pubblicato nel 1818, Frankenstein è molto più di una storia dell’orrore: è una riflessione profonda sulla scienza, la responsabilità e il limite umano. Victor Frankenstein non crea solo un mostro, ma apre un conflitto eterno tra l’uomo e il suo desiderio di oltrepassare i confini. La “creatura”, a sua volta, diventa simbolo dell’emarginazione, della ricerca d’amore e di riconoscimento. Con il suo romanzo, Mary Shelley fonda la narrativa di fantascienza e ci consegna una metafora universale della condizione umana.


💔 Il mare interiore delle passioni

Nella frase scelta, Shelley paragona le passioni a un mare: impetuoso, instabile, alimentato dalle sorgenti più profonde della natura umana. Le passioni non sono un lusso, ma una forza vitale che ci trascina, ci innalza e ci abbatte. Come le onde, possono distruggere o purificare. È un’immagine che rivela quanto Mary fosse consapevole del legame tra emozione e destino. Le sue pagine sono attraversate da tempeste interiori che parlano ancora a ogni lettore.


🔮 Mary Shelley oggi: scienza, etica e immaginazione

In un’epoca segnata dalle biotecnologie e dall’intelligenza artificiale, Frankenstein è più che mai attuale. Mary Shelley ci aveva già messo in guardia: il progresso senza coscienza può trasformarsi in tragedia. La sua lezione ci invita a riconoscere il “mare” delle nostre passioni e a guidarlo senza negarlo. Nel suo sguardo, l’amore, la paura e la responsabilità sono inseparabili: un messaggio che continua a interrogarci a distanza di oltre due secoli.


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Il capolavoro che ha fondato la narrativa di fantascienza: una storia gotica e filosofica che continua a parlare al presente.

💬 E tu? Credi che la scienza debba sempre seguire i confini dell’etica, o le passioni umane finiranno per spingerla oltre?

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