Matsuo Bashō e l’arte dell’istante
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“Un vecchio stagno / una rana si tuffa / rumore d’acqua.”
— Matsuo Bashō
Il 17 aprile, in tutto il mondo, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia Haiku, una forma poetica giapponese che ha saputo trasformare l’attimo in eternità.
Tra tutti i maestri dell’haiku, Matsuo Bashō è il più celebre, il più limpido, il più evocativo.
Con tre soli versi, 5-7-5 sillabe, riesce a fermare il tempo, a cogliere il respiro della natura, a dire l’essenziale senza mai spiegare.
🌾 Una poesia che ascolta il silenzio
L’haiku non racconta, non giudica, non interpreta.
Osserva. Coglie. Suggerisce.
Ogni haiku è come un respiro breve che contiene un mondo intero.
Una foglia che cade, una luna che sorge, una rana che si tuffa: gesti minimi che diventano universali.
Bashō non usa metafore complesse né immagini decorative: la sua poesia è nuda, naturale, concentrata.
🍂 La bellezza dell’effimero
Al cuore dell’haiku c’è il concetto giapponese di wabi-sabi: la bellezza dell’imperfezione, del tempo che passa, della fragilità.
Scrivere un haiku significa abitare l’istante.
Riconoscere il valore del qui e ora, senza nostalgia e senza fretta.
È una poesia che non cerca di trattenere, ma di lasciar andare.
📘 111 Haiku: una finestra su Bashō
La raccolta 111 Haiku, pubblicata da La Vita Felice, raccoglie i componimenti più celebri e intensi di Bashō.
Ogni poesia è un invito alla contemplazione, alla lentezza, al silenzio.
Una lettura perfetta per chi cerca pace, e profondità, in poche parole.
📖 Perché leggere haiku oggi?
Perché ci insegnano a rallentare.
A guardare un fiore senza fotografarlo.
A scrivere poesia con lo sguardo, non con l’ego.
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💬 Qual è il tuo haiku del cuore? Scrivilo nei commenti o provane uno tuo.