Sigmund Freud: l'inconscio tra scienza e poesia
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“I poeti e i filosofi hanno scoperto l'inconscio prima di me. Quello che io ho scoperto è il metodo scientifico mediante il quale è possibile studiarlo.”
— Sigmund Freud
Il 6 maggio 1856 nasceva Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi.
Il suo lavoro non ha solo rivoluzionato la medicina e la psicologia:
ha cambiato il modo stesso in cui raccontiamo noi stessi,
aprendo la strada a una nuova letteratura dell’interiorità, del sogno, del non detto.
🌌 L'inconscio: la parte invisibile della storia
Freud riconobbe che i poeti e i filosofi avevano già intuito l’esistenza dell’inconscio, quella zona oscura fatta di sogni, desideri, paure e lapsus.
Lui, però, ha inventato il metodo scientifico per esplorarlo.
E così ha insegnato a tutti, scrittori, artisti, lettori, che c'è molto di più sotto la superficie.
📚 Freud e la letteratura moderna
Gli autori moderni hanno attinto alla psicoanalisi come fonte di nuove narrazioni,
dove il sogno, il lapsus, il rimosso diventano materia viva di racconto.
🛌 Il sogno come racconto dell’anima
Per Freud, il sogno non è un mistero senza senso.
È un testo da decifrare.
Un racconto che parla di noi stessi più di quanto crediamo.
Così anche la letteratura è, in fondo, un sogno lucido: un modo per dare voce a ciò che ci abita senza che ce ne rendiamo conto.
📖 Perché leggere Introduzione alla psicoanalisi oggi?
Perché ci aiuta a capire che non siamo fatti solo di ciò che vediamo e diciamo.
Perché ogni storia, letteraria o personale, ha un lato nascosto, un desiderio segreto.
E perché esplorare l’inconscio è imparare ad ascoltarsi davvero.
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💬 Se potessi raccontare un sogno come fosse una storia… da dove cominceresti? Raccontacelo nei commenti!