Walt Whitman: la poesia che respira con il mondo
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“Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra si stava insieme
tutto il resto da tempo l'ho scordato.”
— Walt Whitman, Once I Pass’d Through a Populous City
Il 31 maggio 1819 nasceva a Long Island Walt Whitman, poeta dell’infinito e del quotidiano, profeta di un’America che voleva abbracciare la vita in tutte le sue forme: dalla natura alla metropoli, dai corpi all’anima, dal lavoro alla passione.
📖 Foglie d’erba è il suo capolavoro: un’opera viva, mutante, che l’autore riscrisse e ampliò per tutta la vita, come se la poesia dovesse crescere insieme all’uomo. La sua voce è ampia, radicale, sensuale. Non racconta solo, ma canta in un respiro ampio che include ogni creatura.
🌱 La rivoluzione del verso libero
Con Whitman, la poesia rompe la metrica e si fa flusso, libertà, invocazione. I suoi versi sono inni all’esistenza, senza mai rinunciare al dubbio, alla compassione, all’errore.
In Once I Pass’d Through a Populous City, il poeta racconta un amore perduto. Ma non è il dolore a dominare il ricordo: è la presenza. Giorni e notti vissuti insieme che restano vivi, anche quando tutto il resto svanisce.
💞 Un invito a vivere davvero
Whitman ci invita a vivere con pienezza, a riconoscere nell’altro, nell’amato, nello sconosciuto, nello straniero, un riflesso di noi stessi.
In un tempo in cui siamo spesso distratti, scollegati, sospesi tra notifiche e mancanze, Foglie d’erba è una chiamata a esserci: a guardare il cielo, toccare la terra, ascoltare chi ci sta vicino, e ricordare che siamo, prima di tutto, vivi.
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🎯 E tu? C’è una poesia che ti ha insegnato a vivere più intensamente?