Giugno

  • 1 GIUGNO

    Essere genitori è un mestiere complesso, spesso imparato sul campo. Con ironia e acume, Marco Malvaldi ci ricorda che l'arte di essere genitori è un equilibrio delicato tra amore, disciplina e comprensione.

  • 2 GIUGNO

    Il 2 giugno 1946, gli italiani e le italiane furono chiamati a scegliere fra monarchia e repubblica. Vinse la repubblica e nacque così l’Italia democratica. La Costituzione che ne seguì è un patto di libertà, scritto da chi aveva conosciuto la dittatura. I diritti non sono scontati e vanno difesi ogni giorno, anche con le parole.

  • 3 GIUGNO

    La bicicletta è stata più di un'invenzione meccanica: una rivoluzione sociale che ha dato impulso all’autonomia individuale, cambiando il modo di muoversi e di pensare la libertà. Saroyan, autore armeno-americano e vincitore del Pulitzer, celebra il piacere e la libertà di pedalare, elevandolo a gesto poetico.

  • 4 GIUGNO

    Questo medico e pedagogo polacco riconobbe i bambini come individui dotati di diritti propri. Non adulti in miniatura, ma persone meritevoli di rispetto e considerazione. Nel suo orfanotrofio a Varsavia, promosse l'ascolto e la partecipazione attiva dei bambini, di cui condivise il destino nel tragico viaggio finale durante la Shoa.

  • 5 GIUGNO

    Poeta, ambientalista e viaggiatore, Snyder ha dedicato la sua vita a intrecciare parole e paesaggi. La natura non è un altrove da raggiungere nel tempo libero, ma lo spazio originario in cui viviamo, respiriamo, scriviamo. Difendere l’ambiente è anche un atto poetico: significa custodire il nostro linguaggio più antico.

  • 6 GIUGNO

    Premio Nobel per la letteratura nel 1929, Thomas Mann è stato un indagatore implacabile dell’animo umano. Nei suoi scritti, la morte non è solo fine biologica, ma riflesso sociale, simbolico, intimo.

  • 7 GIUGNO

    Questa scrittrice nativo-americana di origini Ojibwe ha costruito un universo narrativo profondo e corale, fatto di storie familiari, memorie collettive e spiritualità, perdite e redenzioni. Una verità antica e umana: il dolore non scompare, ma può cambiare forma, e il tempo, silenziosamente, lavora con noi.

  • 8 GIUGNO

    L’oceano rappresenta ciò che è profondo e insondabile in noi. Come le note di una sinfonia, le onde parlano alla nostra anima con un linguaggio misterioso e antico. Celebrare oggi gli oceani significa proteggere non solo un ecosistema, ma anche un immaginario collettivo. Perché ogni storia ha bisogno di un orizzonte.

  • 9 GIUGNO

    Charles Dickens ha raccontato le contraddizioni dell’Inghilterra vittoriana con uno sguardo capace di tenerezza e denuncia. Nei suoi romanzi, l’intelligenza non basta: ciò che davvero salva è la bontà del cuore. L’empatia è una forma di forza e l’amore può essere più rivoluzionario della ragione.

  • 10 GIUGNO

    Premio Nobel per la Letteratura nel 1976, Saul Bellow ha raccontato con acume e ironia la condizione dell’uomo moderno. Nei suoi romanzi, la crisi dell’identità e il senso di smarrimento si intrecciano a riflessioni filosofiche e intime.Il vero pericolo non è la confusione, ma l’indifferenza mascherata da normalità.

  • 11 GIUGNO

    Mirella, trasferitasi da Roma in Calabria per amore, costruisce una famiglia con tre figli. Uno di loro, Francesco, è un ragazzo “speciale”. A lui ha dedicato il libro Amore infinito. Poesie e pensieri, il cui ricavato sostiene l’associazione Ali d’Aquila di Satriano. L’aquila non fugge dalla tempesta, la supera in volo. E così Mirella, con la forza silenziosa di una madre e la poesia come respiro.

  • 12 GIUGNO

    Ogni bambino ha diritto a un futuro fatto di scuola, gioco e sogni. Eppure, milioni di minori nel mondo lavorano in condizioni durissime, privati dell'infanzia e della possibilità di scegliere chi diventare. Difendere i diritti dei bambini significa difendere il futuro di tutti.

  • 13 GIUGNO

    Poeta, narratore e moltiplicatore di anime, attraverso i suoi eteronimi ha esplorato le infinite sfumature dell’identità e dell’animo umano. In questo labirinto emotivo e letterario, ogni amore è riflesso, ogni parola è specchio. Eppure, proprio in questa fragilità nasce la poesia.

  • 14 GIUGNO

    Come Leopardi ci invita ad abbandonarci all’infinito per ritrovare il senso della vita, così chi dona si tuffa in un gesto invisibile e salvifico. Il mare come simbolo d’immensità, di qualcosa che va oltre il singolo; donare il sangue come atto poetico di immersione nell’altro, con la certezza di avere fatto qualcosa di smisuratamente umano.

  • 16 GIUGNO

    Oggi i lettori di tutto il mondo rendono omaggio al protagonista dell’Ulisse di James Joyce, Leopold Bloom, nell’unica giornata in cui si svolge tutto il romanzo: il 16 giugno 1904. Si rivive un giorno qualunque reso eterno dalla letteratura, un rito per ricordare che la vita ordinaria può diventare epica, se osservata con lo sguardo della poesia.

  • 17 GIUGNO

    La Terra ha un equilibrio fragile, non ci è data all'infinito: la sua perfezione sta proprio nei suoi limiti. La desertificazione è il segnale di una misura oltrepassata, di una ferita inferta al suolo che non riesce più a rigenerarsi. Proteggere la Terra significa riconoscere che non possiamo consumarla come se fosse inesauribile.

  • 18 GIUGNO

    Un'epidemia improvvisa di “cecità bianca” colpisce la popolazione: la vera tragedia non è la perdita della vista, ma la disumanità che ne consegue. L’amore, la sopravvivenza, la solidarietà devono misurarsi con l’urgenza del presente, non con promesse infinite. Un invito a vivere il momento con coscienza e pietà, finché possiamo ancora vederci.

  • 19 GIUGNO

    Peter Pan, simbolo eterno dell’infanzia, della fantasia e del rifiuto di crescere, è dedicato ai fratelli Llewelyn Davies, orfani di entrambi i genitori, che Barrie considerava suoi figli adottivi. Dal 1929 il Great Ormond Street Hospital di Londra ha beneficiato dei diritti d’autore dell’opera: Peter aiuta ancora oggi i bambini a sognare e a volare.

  • 20 GIUGNO

    Un invito a guardare con occhi nuovi chi ha attraversato il buio, per ritrovare la luce. In questo romanzo ispirato alla storia vera di Samia, atleta somala costretta a fuggire, Giuseppe Catozzella racconta il viaggio di chi non ha scelta, ma continua a lottare. Il colore delle cose non si dimentica: ritorna con la libertà, con la dignità, con la speranza.

  • 21 GIUGNO

    Pablo Neruda, con la forza dei suoi versi, cattura il mistero dell’estate notturna: non un incendio che consuma, ma un calore che avvolge, silenzioso e fecondo. Il solstizio non è solo un momento astronomico, ma una soglia: invita a fermarsi, ascoltare, sentire il crepitio delle ore che non vogliono finire. Il solstizio coincide anche con la Festa della Musica: due celebrazioni che si sfiorano, in un giorno in cui la luce e le note sembrano non voler mai spegnersi.

  • 22 GIUGNO

    La Prima guerra mondiale non come eroismo, ma come annientamento della coscienza. La voce del giovane Paul Bäumer ci accompagna tra trincee, paura e disillusione, dove l’identità si sgretola e la giovinezza si perde. E il trauma del ritorno: dopo la guerra, non si torna indietro davvero, il passato si dissolve come un’eco lontana.

  • 23 GIUGNO

    La “maraviglia” non è un’emozione passeggera, ma l’origine stessa della conoscenza. Dallo stupore dei primi uomini nacquero la poesia, la religione, la legge. La storia, per Vico, non è una sequenza di eventi, ma un cammino di coscienza collettiva, fatta di cicli e ricorsi. L’ignoranza non è una colpa: è il punto da cui si parte per cercare senso, creare civiltà, diventare umani.

  • 24 GIUGNO

    Un proverbio antico quanto la festa che lo ispira: la tradizione contadina celebrava la luce, la verità, la purificazione. Si accendevano falò per scacciare il male, si raccoglieva l’acqua di rugiada, si dicevano verità taciute. In questa notte magica, tutto doveva essere limpido. Un invito, oggi come allora, a vivere con trasparenza e cuore sincero.

  • 25 GIUGNO

    Gli animali di una fattoria si ribellano agli esseri umani per creare una società giusta e libera. Ma col passare del tempo, questa frase, che all’inizio era grido di libertà, diventa simbolo della propaganda cieca e della manipolazione linguistica. Orwell ci mostra come i linguaggi del potere possano ridurre il pensiero critico a slogan. E ci invita a non dimenticare mai che ogni parola può essere usata per liberare o per sottomettere.

  • 26 GIUGNO

    Jean Améry, sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, ha scritto con lucidità e disperazione sull’esperienza della tortura. La considera l’evento essenziale del Novecento, perché distrugge ogni senso del sé, ogni fiducia nel mondo. La violenza istituzionalizzata lascia cicatrici non solo nei corpi, ma nelle coscienze collettive. Ricordare le vittime non è un atto di pietà, ma un impegno alla vigilanza e alla giustizia.

  • 27 GIUGNO

    Helen Keller non vedeva e non sentiva, ma vide e sentì più di tanti. Per lei, l’ottimismo non era una speranza cieca, ma una forza attiva: la fede che porta a una conquista. In ogni conquista c’è un gesto di fiducia: in sé, negli altri, nel possibile. Il vero coraggio, a volte, è credere che una luce ci sia anche quando non la si può vedere.

  • 28 GIUGNO

    Luigi Pirandello con le sue opere ci ha insegnato che l’identità è un enigma mai del tutto risolto. Ci ricorda che ognuno è un mosaico di apparenze, percezioni, maschere. Nei suoi romanzi e drammi, l’io si sfalda, si moltiplica, si osserva da fuori, come se la verità su noi stessi fosse sempre altrove o forse mai del tutto conoscibile.

  • 29 GIUGNO

    Ne Il piccolo principe, libro scritto durante l’esilio e pubblicato nel 1943, la poesia si intreccia con la filosofia, l’infanzia con la saggezza. L’autore, pilota e sognatore ci insegna che ciò che conta davvero, l’amore, l’amicizia, la cura, non si può toccare, ma solo sentire. Questa frase sussurrata dalla volpe ci ha lasciato un messaggio eterno.

  • 30 GIUGNO

    Una delle voci più forti della letteratura postcoloniale, Djebar ha saputo trasformare la lingua del colonizzatore, il francese, in uno strumento di emancipazione. Ci invita a uno sguardo più profondo sulla storia, che tenga conto del contesto, delle ferite e delle voci dimenticate. Nei suoi romanzi, le donne parlano, ricordano, resistono. La scrittura diventa atto di memoria e di liberazione, soprattutto per chi è stata messa a tacere.

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